La rivoluzione nel cuore
di Pietro Speranza
Siamo nel 1827 e a Napoli regna Francesco I di Borbone. Il romanzo vuole essere un inno alla libertà e ripercorrere, con gli occhi di una giovane e colta popolana, le tappe del Risorgimento fino all’Unità d’Italia. Benedetta è la giovane cameriera e segretaria del canonico Antonio Maria De Luca, leader dei Filadelfi, una setta segreta d’ispirazione carbonara che lotta per ottenere la Carta Costituzionale del Re delle due Sicilie. La ragazza, all’insaputa del prete, è una convita repubblicana nonché seguace di Mazzini. Lo scoppio dei moti del 1828 nel Cilento, territorio povero e selvaggio ai confini tra la Basilicata e la Campania, segna l’inizio, per la giovane rivoluzionaria, di una vita avventurosa e costellata da avvenimenti imprevedibili. Benedetta cresce insieme al sogno di una patria unita, libera da monarchie ed ingiustizie sociali, coinvolgendo grazie al suo entusiasmo tutti quelli che le stanno intorno. La storia segue l’intero percorso risorgimentale fino al 1860, visto attraverso gli occhi idealisti della protagonista e coinvolge personaggi realmente vissuti, che si muovono nell’ambito dei luoghi in cui si svolge la vicenda. L’unità d’Italia ci consegna una donna matura, stanca di combattere e disillusa, più che amareggiata, per l’elevato tributo pagato senza aver raggiunto tutti i propri obiettivi. E’ anche una storia d’amore.